Quelle del M.A.D.

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(foto Tommaso Cossa)

LIBERE E RIVOLUZIONARIE

 

 

Esce in questi giorni MAD – Movimento Autonomo delle Donne, testimonianza e memoria della nascita a Lecce, a partire dal 1975, del primo gruppo femminista separatista.

Il testo descrive e documenta il contesto personale e politico della rottura che il femminismo, imprevisto globale e quasi planetario, attiva negli anni ‘70 con pratiche diffuse di relazione e politica delle donne. Nel caso del MAD si tratta di giovanissime, insieme, unite da desiderio e pratica  di Libertà Femminile messa, necessariamente e per la prima volta, in primo piano. 

 

Un percorso rivoluzionario che ha attraversato le nostre vite, famiglie, amicizie, amori , scelte, senza risparmiare critiche alle forme miste e tradizionali della politica. Una presa di parola che ha coinvolto le scuole, la città e il Salento, luoghi del cuore al tempo stesso sedi di retaggi della cultura patriarcale, in direzione di un radicale cambiamento. Territori e spazi di nascita, studio, cittadinanza, da prendere e fare propri ma per tante, negli anni successivi, anche da lasciare.

I temi son quelli emersi e denunciati ovunque in quegli anni, tra cui, la tragedia degli aborti clandestini, la richiesta di rendere sostanziali i diritti sanciti come costituzionali, allo studio e al lavoro, la violenza sessuale allora non riconosciuta come reato contro la persona e quella politica dei fascisti locali ‘’protagonisti’’ di numerose aggressioni ai nostri danni: antifasciste sempre!

Nella ricostruzione c’è anche traccia delle collaborazioni a livello provinciale e regionale, della partecipazione a manifestazioni e incontri nazionali, di preziose scritture che il femminismo cominciava a mettere a disposizione di lettura.

Alle testimonianze di Luisa Rizzo e Lucia De Cicco, si accompagnano pensieri raccolti durante un incontro allargato, una selezione di volantini e di ciclostilati, anche dei collettivi nati nelle scuole, le foto messe a disposizione dai fotografi dell’associazione Lecce’77. Di Caterina Gerardi quelle della Casa delle Donne (anni ‘80) e altre dell’archivio MAD. 

In quanto esperienza collettiva quella del MAD resta aperta all’arricchimento e al confronto e guarda alle giovanissime di oggi nell’orizzonte comune della libertà. La libertà delle donne è infatti libertà di tutti.

La pubblicazione, come ci raccontano nell’introduzione le giovani donne che l’hanno curata, nasce volutamente ‘’al femminile’’, in autoproduzione, e diviene esortazione alla ‘’memoria del presente’’ nel contributo di Lara Gigante. Curatela editoriale e progetto grafico di Elena Campa, Lilia Angela Cavallo e Silvia Tarantini – Atelier Bizzarro zic-zic edizioni

Il testo si ferma al ‘78, alla data di un 8 marzo ‘’rivoluzionario’’ ma contiene anche materiali, la cui raccolta è ancora in corso, presenti in un archivio che arriva ai primi anni ‘80, Ricerca e catalogazione iniziata allora e in parte condivisa anche in rete negli ultimi anni, con chi c’era o non c’era, perché della nostra generazione è figlia.

 

Sul sito www.liberAzioni.it approfondimenti, contatti e materiali video tra cui il filmato dell’8 marzo ‘78

 


 


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